lunedì 28 maggio 2012

Il viaggio


Quando qualcosa trascende la nostra volontà è ben difficile fare opposizione. Bisogna saper prendere le cose come vengono e lasciarsi andare. La direzione la conosciamo, chi raggiungere anche . Il problema è il tempo, le ore che ti separano dal rivedere chi hai lasciato e che invece non volevi proprio lasciare. Due vite che diventano una e che di colpo vengono separate a metà. È come se ci si potesse misteriosamente compenetrare l'uno nell'altro lasciando parte di sé dentro l'altra persona.
Spesso ci chiediamo a cosa servono i treni veloci, tutto questo frenetico correre da una parte all'altra del globo, fregandosene di confini, passaporti, unioni, federazioni e oceani. Quel che conta è vederlo: lui, il ragazzo che ti ha preso il cuore ed ha avuto il coraggio di potarlo con sé. Un impegno ben oltre il semplice bacio è qualcosa che trascende anche il sesso: è una emozione spesso e volentieri non spiegabile a parole.
Un viaggio in treno per raggiungere le sue braccia è quanto di più bello si possa affrontare. Quando si è distanti, anche un giorno e mezzo vale la pena d'essere vissuto anche se per riunirsi per pochissime ore  ne occorrono altrettante. Si guarda il paesaggio, si prende un po' di sole dal vetro della vettura, si pensa al momento in cui i tuoi occhi incontreranno finalmente i suoi. Viaggiare però è anche motivo di pensieri turbolenti, su come si è appena dovuto lasciare chi si ama. Già, vai, torna, vai e poi torna ancora. È un vero disastro per il cuore che non è nato per sopportare tutte queste fatiche.
Anche se il lieto fine c'è sempre. Dietro le colline di una bellissima Toscana, oltre le pianure Emiliane che da Bologna portano a Milano c'è tanta speranza riflessa negli occhi di tutti quelli che, con il cuore teso ed emozionato, hanno guardato prima di noi quei paesaggi. In un paese quasi sconosciuto, all'uscita di una galleria, su di un campo bene arato, su un campanile solo di una pieve ci sono tantissime storie. Guardare fuori per coglierle tutte sentendo le voci dei pensieri di tanta gente innamorata, triste o felice ma comunque innamorata. Piacevolmente siamo tutti viaggiatori, vittime di questa cosa che trascende la nostra volontà a cui è ben difficile fare opposizione.
Per questo l'uomo ha costruito un treno sempre più veloce, che possa superare i trecento chilometri all'ora e coprire la Roma - Milano in tre ore: perché per molti passeggeri, quelle tre ore sono un'attesa infinita. L'arrivo a Termini o alla Centrale ha il sapore di una sfida vinta. I sentimenti sulla distanza, su quelle voci che odi durante il viaggio, su quel verde paesaggio. Le distanze un po' si accorciano, per fortuna la voglia di certe persone di amare e di amarsi non s'è mai ridotta nemmeno di un millimetro.

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